Programma Festival del Pensiero Artigiano 2019

Festival del Pensiero Artigiano
Voci. L 'Anima dei Luoghi.
Identità, Umanità, Bellezza:
L'Artigianato come Ricchezza delle Nazioni.

Il Festival

L’ Artigianato è una categoria dello spirito. Non riusciremo mai a definire compiutamente il lavoro artigianale. Perché prima ancora di manifestarsi nelle caratteristiche di ciò che realizza, prende forma particolare nell’intenzione del cuore di chi lo crea. Esiste un sentimento artigiano ed un pensiero artigiano. Per rintracciare in ambiti nuovi e diversi, esprimere e valorizzare questo Pensiero è nato il Festival del Pensiero Artigiano

Il Tema della Seconda Edizione

Creato da anonimi artigiani. Produzione manifatturiera in quantità. Economico e usato dalle masse. Utile per la vita quotidiana. Rappresentativo della regione nel quale è stato prodotto: tutto questo è il passato dell’Artigianato, quando ogni oggetto della vita quotidiana era realizzato da mani umane. Una produzione che ha creato forme condivise da un’intera collettività di produttori e di utilizzatori ma che ha generato anche precisi codici che definiscono gli oggetti della vita. Un precipitato storico, culturale, spirituale che oggi costituisce parte preziosa dell’identità delle Nazioni. Un valore oggi in pericolo.

I Relatori e lo Svolgimento del Festival

Al mattino, l’apertura del festival alle ore 10:00, l’inizio degli interventi alle ore 10:30 con il Filosofo Diego Fusaro, l’Architetto Gian Franco Gasparini, lo Scrittore Pietrangelo Buttafuoco, la Vicepresidente di Museimpresa Francesca Appiani, l’Economista e Scrittrice Ilaria Bifarini, lo Storico Alessandro Sansoni, lo Chef Stefano Polato e l’Artigiano di Quarta Generazione Andrea Berti, appartenenti al mondo dell’ economia e della cultura, indagheranno il tema del Festival attraverso i loro interventi individuali. Alle ore 13:00 ci sarà una pausa buffet fino alle 14:30. Al pomeriggio, si svolgerà la continuazione degli interventi dei relatori , il dibattito ed a seguito la chiusura del Festival.

Nelle Sale del Palazzo dei Vicari allestiremo anche:

“A MEMORIA D’UOMO”: Mappa-Mostra dei Prodotti e Utensili delle Botteghe Coltellinaie di Scarperia negli anni 1950-1960 ricostruita in base ai ricordi di Vittorio Piccini, artigiano e coltellinaio scarperiese intervistato da Andrea Berti, Quarta Generazione di Coltellerie Berti. 

Cena Conviviale:

Infine, a conclusione della giornata, ci riuniremo per una cena conviviale presso il Ristorante “Antica Porta di Levante” di Vicchio di Mugello, durante la quale verranno utilizzati i Coltelli Artigianali di Tradizioni Associate ed alla quale è possibile partecipare con prenotazione (prezzo per persona 45 Euro)

PROGRAMMA INTERVENTI DEI RELATORI

DIEGO FUSARO
Filosofo

La nostra storia non deve finire.
Difesa dell’artigianato.

PIETRANGELO BUTTAFUOCO
Scrittore

Costruire, Inventare, Poetare.

ILARIA BIFARINI
Economista e scrittrice

Il consumatore ai tempi dell’iperglobalizzazione.

GIANFRANCO GASPARINI
Architetto

Artigiano e Cliente, un rapporto da riscoprire.

STEFANO FANTICELLI
Co-Fondatore del Club Maledetto Toscano
presidente dal 2002

Dal Seme al Sigaro.

Alessandro Sansoni
Storico

Corporazioni artigiane e solidarietà artigiana.

Stefano Polato
Chef

Oltre l’industria: per una cucina sana e identitaria.

FRANCESCA APPIANI
Vicepresidente Museimpresa

Identità come apertura: territori, identità e saperi nei musei e archivi d’impresa italiani.

ANDREA BERTI
Coltellinaio Quarta Generazione

Non solo materia, gli oggetti artigianali come rappresentazione di una comunità.

POSTI LIMITATI

Ti preghiamo di confermare la Tua partecipazione registrandoti su:


www.festivaldelpensieroartigiano.it

 

Grazie!La Direzione del Festival

Programma Festival del Pensiero Artigiano 2018

Festival del Pensiero Artigiano
Lusso o Necessità.
La funzione dell’Artigianato
nell’era della sua riproducibilità tecnica.

Il FESTIVAL

L’artigianato, prima ancora di essere un sistema produttivo, é uno specifico modo di pensare il rapporto tra l’uomo e il suo fare nel mondo. Nel pensiero artigiano la realtà di chi fa e di ciò che viene fatto è unica. Non è mai ripetibile e standardizzabile. E richiede una relazione tra realtà umana e materiale altrettanto unica, non ripetibile e non standardizzabile. Un pensiero prezioso che vale la pena di difendere, conservare e fare fiorire in ogni contesto economico, sociale, produttivo, politico e culturale. E in ogni tempo. Per questo nasce il Festival del Pensiero Artigiano: per dare spazio e fare crescere il valore di questo pensiero.

Il Tema della Prima Edizione

La funzione utilitaristica dell’artigianato, produrre beni e servizi che rendessero più semplice e comoda la vita, è stata ampiamente sostituita dall’industria e dalla sua capacità di riproduzione automatica, più rapida ed economica. Cerchiamo allora insieme la nuova collocazione dell’Artigianato, tra il nuovo lusso dell’unicità del fatto a mano e la necessità senza tempo di una voce umana negli oggetti della nostra vita.

I Relatori e lo Svolgimento del Festival

Al mattino, il filosofo Diego Fusaro, l’architetto Gian Franco Gasparini, il giornalista Aldo V. Pecora, la curatrice del Museo Alessi Francesca Appiani, l’esperto di enogastronomia Alberto Falvo e l’artigiano di quarta generazione Andrea Berti, appartenenti al mondo dell’ economia e della cultura, indagheranno il tema del Festival attraverso i loro interventi individuali. Alle ore 13:00 ci sarà una pausa buffet fino alle 14:30. Al pomeriggio, si svolgerà il dibattito, che verterà sulla esatta definizione dell’attività artigianale, anche in vista di possibili azioni pubbliche da intraprendere a suo sostegno. 

PROGRAMMA INTERVENTI DEI RELATORI

DIEGO FUSARO
Filosofo

Il primato degli italiani.
Difesa della nostra eccellenza.

GIANFRANCO GASPARINI
Architetto

Dov’è l’Artigianato?

ALDO V. PECORA
Giornalista

Ermeneutica 4.0:
per un giornalismo che sappia e voglia far comprendere.

ALBERTO FALVO
Esperto Enogastronomico

Qualcosa di proprio.
Il senso di esclusività del possedere un oggetto artigianale.

FRANCESCA APPIANI
Curatrice del Museo Alessi

Una fabbrica del Design Italiano:
la pratica Alessi tra Industria e Artigianato.

ANDREA BERTI
Coltellinaio Quarta Generazione

L’ Artigianato di pregio: un modello per il Futuro.

Il Festival

Prima Edizione del Festival del Pensiero Artigiano

L’incontro annuale dedicato alla cultura dell’artigianato come rapporto tra l’uomo e il suo fare nel mondo.

L’artigianato, prima ancora di essere un sistema produttivo, è uno specifico modo di pensare il rapporto tra l’uomo e il suo fare nel mondo. Nel pensiero artigiano la realtà di chi fa e di ciò che viene fatto è unica. Non è mai ripetibile e standardizzabile. E richiede una relazione tra realtà umana e materiale altrettanto unica, non ripetibile e non standardizzabile. Un pensiero prezioso che vale la pena di difendere, conservare e fare fiorire in ogni contesto economico, sociale, produttivo, politico e culturale. E in ogni tempo.Per questo nasce il Festival del Pensiero Artigiano: per dare spazio e fare crescere il valore di questo pensiero.

Il Tema della Prima Edizione

La funzione utilitaristica dell’artigianato, produrre beni e servizi che rendessero più semplice e comoda la vita, è stata ampiamente sostituita dall’industria e dalla sua capacità di riproduzione automatica, più rapida ed economica. Cerchiamo allora insieme la nuova collocazione dell’Artigianato, tra il nuovo lusso dell’unicità del fatto a mano e la necessità senza tempo di una voce umana negli oggetti della nostra vita.

Dove siamo

Scarperia, il paese dei ferri taglienti.

Scarperia è uno dei borghi più belli d’Italia. Il paese fondato agli inizi del 1300 si trova circa a 30 chilometri da Firenze, borgo medievale circondato da mura e torri ricco di storia e con alcuni edifici meravigliosi, tra questi spicca il Palazzo dei Vicari, che svolse sia il ruolo di fortezza che di residenza nobiliare ed inoltre storica sede del vicariato, esso è molto simile al più maestoso e famoso  Palazzo Vecchio di Firenze.

Palazzo dei Vicari, Scarperia (Firenze)

Scarperia oggi è conosciuto per la produzione di ferri taglienti, risalente al 1400 e che continua tutt’oggi, la nascita e lo sviluppo di questa tradizione artigiana è di per se un evento molto particolare, infatti solitamente questo genere di attività in passato nascevano solo dove vi era almeno uno dei seguenti requisiti:

  • un fiume (per avere la forza motrice)
  • una miniera di ferro (per la materia prima)
  • una miniera di carbone (peri processi di lavorazione)

Scarperia non possedeva nessuno di questi requisiti ma si trovava su l’unica importante via commerciale “la strada del Giogo” che fino al 1750 era l’unico collegamento tra Roma e Firenze con il nord italia e con  l’Europa.