Non amo descrivermi: e, tuttavia, preferisco che a farlo sia io e non il ‘si dice’ di heideggeriana memoria. Mi considero allievo indipendente di Hegel e di Marx, di Gentile e di Gramsci.
Intellettuale dissidente e non allineato, sono al di là di destra e sinistra. Se, infatti, la sinistra smette di interessarsi a Marx e a Gramsci, occorre smettere di interessarsi alla sinistra: e continuare nella lotta politica e culturale che fu di Marx e di Gramsci, in nome dell’emancipazione umana e dei diritti sociali. Ho una passione durevole per la filosofia e un amore sfrenato per il mare, immagine mobile della libertà. Credo nelle idee che sostengo e non le baratterei per nulla al mondo. Odio gli indifferenti e gli opportunisti. Non voglio avere nulla a che fare con i servi e con il pensiero unico. Resto convinto che in filosofia la via regia consista nel pensare con la propria testa, senza curarsi dell’opinione pubblica e del coro virtuoso del politicamente corretto.
Nato a Catania da una famiglia originaria di Leonforte e di Nissoria (ambedue in provincia di Enna), ha vissuto ad Agira. Nipote dell'ex parlamentare dell'MSI Antonino Buttafuoco, dopo essersi diplomato presso il Liceo Classico "Nunzio Vaccalluzzo" di Leonforte, si è laureato in Filosofia presso l'Università degli Studi di Catania, perfezionando successivamente i propri studi in Germania. Dirigente giovanile del Movimento Sociale Italiano, dal 1991 è componente del Comitato centrale di questo partito e poi, dal congresso di Fiuggi, è componente dell'Assemblea nazionale di Alleanza Nazionale, fino al 2003.
Nel settembre 2015 riceve il Premio Vittoriano Esposito alla Carriera dal Comune di Celano (Aq). Dal novembre 2016, torna a LA7 per collaborare a Faccia a Faccia di Minoli. A partire dal 2019 inizia a collaborare con Il Quotidiano del Sud. Collabora attualmente con Il Fatto Quotidiano, Il Foglio, Il Sole 24 ORE , Il Tempo e Il Quotidiano del Sud.
Sono nata a Rieti l’1 aprile del 1980 e mi sono diplomata al Liceo classico “Terenzio Varrone”. Dopo essermi trasferita nel 1999 a Milano, nel 2004 mi sono laureata col massimo dei voti in Economia della Pubblica amministrazione e delle Organizzazioni internazionali all’Università “Luigi Bocconi” di Milano. In seguito ho frequentato la Scuola Italiana per le Organizzazioni Internazionali di Roma (master in studi diplomatici) e il Corso di Liberalismo presso l’Istituto “Luigi Einaudi” di Roma. Ho conseguito inoltre l’abilitazione alla professione di dottore commercialista e revisore contabile.
Nel 2017 ho pubblicato il mio primo libro, Neoliberismo e manipolazione di massa – Storia di una bocconiana redenta, iniziando a impegnarmi concretamente nello smascheramento dell’inganno neoliberista. A distanza di un anno è uscito il mio I coloni dell’austerity. Africa, neoliberismo e migrazioni di massa, dove porto avanti il cammino di ricerca intrapreso e analizzo le cause dell’attuale fenomeno migratorio attraverso una chiave di lettura inedita e sconosciuta al mainstream.
Collaboro con vari blog e testate giornalistiche, tra cui Scenarieconomici, e intervengo a convegni e trasmissioni televisive.
Gian Franco Gasparini, laureato in Architettura con la tesi "Archetipi e prodotto industriale” (Casabella N° 429) dal 1978 al 1988 ha insegnato progettazione industriale all'ISIA di Firenze.Il lavoro didattico e di ricerca è stato presentato nella mostra Mostra Strategia d'intesa - Triennale di Milano 1985.
Nel 1989 ha fondato l'Università del Progetto di Reggio Emilia, scuola di design, comunicazione e stategie, sviluppando progetti di ricerca in collaborazione con aziende (Alessi, Barilla, Credem, Ferrero, Max Mara, The Walt Disney Company, Zucchi ) ed con enti pubblici (Comune di Bologna - Fondazione Arturo Toscanini Parma - I Teatri di Reggio Emilia - Yokohama Fashion Association - Museo ebraico di Bologna - Rai 1 - Rai 2 - Regione Emilia Romagna - Università di Modena e Reggio Emilia)
Dal 2003, con la moglie Anna, ha fondato la società Architettura della Comunicazione che si occupa di progetti integrati di design e comunicazione.
Nel 1995 ha conseguito il diploma di Sommelier con la FISAR Toscana e nel 2011 con AIS di cui è relatore nei corsi di degustazione “Catadores”. Dal 1996 al ‘98 ha recensito per lo Slow Food Guida delle osterie i ristoranti nella provincia di Arezzo e Siena.
Nel 1999 è stato tra i 10 soci fondatori del primo Club italiano sul Sigaro Toscano il “Maledetto Toscano” ricoprendo l’incarico di pubbliche relazioni.
Nel 2001 è stato eletto Vice Presidente , e dal 2003 ricopre la carica di Presidente del Club Maledetto Toscano. Dal 2000 al 2003 è stato consulente per l’ETI (Ente Tabacchi Italiani).
Dal 2002 collabora in qualità di relatore/giornalista con il Club Amici del Toscano , prima con BAT (British American Tabacco) e dal 2006 con l’attuale proprietà Gruppo Maccaferri,
Manifatture Sigaro Toscano®, e scrive sul magazine del club (30.000 copie trimestrali),sulla rubrica dedicata agli abbinamenti tra eno-gastronomia e Sigaro Toscano®.Ha collaborato con le case editrici Giunti ed Alinari. Dal 2000 collabora con lo Slow Food per la realizzazione dei laboratori al salone del Gusto di Torino , presso il Lingotto ed anche per Cheese a Bra(CN) e Slow Fish a Genova.
Stefano Polato, chef e cultore della cucina consapevole. All’età di 24 anni, subito dopo aver conseguito il diploma alla Boscolo Etoile Institute inizia la sua esperienza di cuoco. Si laurea in conservazione dei beni culturali e storia delle arti in e inizia a frequentare la Boscolo Etoile trasportato dalla passione per la cucina. Stefano è lo chef ufficiale della missione Futura di Samantha Cristoforetti, ha iniziato a lavorare con Argotec nel 2012. Tre parole possono descrivere bene il lavoro di Stefano: passione, natura e gratitudine. La prima lo ispira ogni giorno e lo sostiene nella ricerca di nuove soluzioni a tavola. La seconda è pensata come un esempio positivo da cui prendere spunto quando si pensa a una nuova ricetta. Infine, l’ultima è il sentimento che il nostro chef prova dentro di sè quando un cliente lo onora con la sua presenza. Oltre a queste, in realtà potremmo usare molte altre parole per far capire a tutti chi è Stefano: gusto, benessere, salute, amicizia e buona compagnia.
Nata a Milano nel 1966. Dopo la laurea in Filosofia, si specializza in museologia. Fino al 1997 lavora come libero professionista a progetti nell’ambito della museologia, della comunicazione e dell’aggiornamento professionale in campo museale. Nel 1997 inizia la collaborazione con Alessi per la creazione di un museo d’impresa interno all’azienda. Nel 1998 è inaugurato il Museo Alessi, il cui progetto museologico è costruito su una duplice funzione. Essere un archivio operativo, al servizio delle attività di metaprogetto e politica del prodotto. Essere una collezione di design, che svolge alcune delle funzioni tipiche di un’istituzione museale: conservare e valorizzare il patrimonio culturale delle collezioni, svolgere attività di ricerca scientifica e di promozione di eventi culturali. Nel 2001 partecipa alla fondazione dell’associazione Museimpresa, nata per riunire i musei e gli archivi aziendali italiani, intorno ai valori della cultura d’impresa. Dal 2003 al 2013 è vicepresidente dell’associazione. Fin dalla ricerca sviluppata per la tesi, è stata interessata al rapporto tra le persone e gli oggetti, intesi come documenti, narrazioni, delle persone e dei contesti in cui sono stati creati e utilizzati. Ha curato la maggior parte delle mostre, dei cataloghi e delle pubblicazioni realizzati dal Museo Alessi. Ha tenuto numerose lezioni, scritto articoli e contributi sui temi legati alla sua attività di curatrice.
Andrea Berti, imprenditore artigiano, quarta generazione di Coltellerie Berti 1895, nato nel 1955 a Scarperia dove tuttora vive e lavora, quasi-ingegnere in Ingegneria Civile, promotore dell'unione tra Coltellerie Berti 1895 e Coltelleria Consigli e fondatore nel 2016 di Tradizioni Associate.